Negli ultimi tempi l’ecografia transrettale sta diventando un esame sempre più utile, in quanto fornisce informazioni importanti nello studio della porzione terminale dell’intestino.
Questa metodica si avvale di una sonda endorettale rotante multifrequenza a 360°, che consente di studiare i diversi tessuti e le strutture che costituiscono il pavimento pelvico, in particolare il complesso sfinteriale e gli organi pelvici.
Questo esame permette lo studio degli organi e delle strutture della pelvi (vescica, prostata, utero e ovaie) e viene utilizzato per integrare le informazioni ottenute con la TAC. Salvo casi specifici, la risonanza magnetica pelvica richiede la somministrazione di mezzo di contrasto.