Senologia

Il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nelle donne e rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono il sesso femminile. Si stima che 1 donna su 8 sia a rischio di sviluppare un cancro mammario nel corso della propria vita e che in più del 75% dei casi si tratti di donne con età superiore ai 50 anni.

Diagnosi precoce e prevenzione rappresentano gli unici strumenti che permettono di individuare il tumore quando è ancora allo stadio iniziale (stadio 0), riducendo di conseguenza la mortalità.

La mammografia ha un ruolo primario e fondamentale nella diagnosi precoce dei tumori della mammella, poiché permette di evidenziare anche minimi cambiamenti strutturali e lesioni di dimensioni molto piccole non ancora palpabili.

Le linee guida del Ministero della Salute raccomandano di eseguire l’esame mammografico ogni anno a partire dall’età di 40 anni, soprattutto se c’è una familiarità per il cancro mammario (donne con mamma o sorella malate)

La mammografia consiste in una radiografia, eseguita mediante la compressione del seno tra le due lastre del mammografo. Di per sé non è doloroso, anche se questo aspetto è sempre soggettivo, comunque il disagio dura solo per il breve tempo necessario ad eseguire l’esame.

Qualora la mammografia evidenzi un quadro clinico sospetto che necessiti di maggiore approfondimento, nella stessa seduta viene effettuata la Tomosintesi. Si tratta di un’ulteriore indagine in grado di accertare persino un carcinoma mammario ad uno stadio estremamente precoce.

Villa Mafalda dispone del Mammografo con Tomosintesi Hologic Selenia Dimensions (Mammografia 3D), una tecnologia di ultima generazione che permette lo studio stratigrafico della mammella tramite l’acquisizione di immagini a differenti angolazioni. La Tomosintesi offre importanti vantaggi:

  • Risultato diagnostico più efficace rispetto alla mammografia convenzionale digitale 2D: maggiore efficacia nel rilevare lesioni invasive; localizzazione precisa dell’eventuale tessuto lesionato
  • Acquisizione di immagini ad altissima risoluzione in soli 3,7 secondi
  • Riduzione della forza di compressione, con maggiore comfort della paziente
  • Diminuzione della dose di radiazioni e del tempo di esposizione
  • Riduzione dei falsi positivi e del numero di biopsie inutili

Nel caso in cui questi esami non fossero conclusivi ai fini di una diagnosi corretta, è possibile ricorrere ad ulteriori indagini, come: la Risonanza Magnetica con bobine dedicate e la caratterizzazione cito-istologica delle lesioni mediante prelievi vuoto-assistiti (VAB), sotto guida strumentale stereotassica e/o ecografica.

Oggi è possibile trattare le donne affette da cancro mammario mediante un intervento conservativo chiamato quadrantectomia (che permette, quindi, di salvare il seno) con asportazione del linfonodo sentinella. Questo tipo di intervento rende più veloce sia il recupero funzionale che quello psicologico della paziente.

L’intervento ha una durata di circa 30 minuti e può essere eseguito in anestesia generale, o locale con associata una blanda sedazione.

Le pazienti, non necessitando di ricovero, possono tornare alle loro normali attività quotidiane nel giro di pochi giorni dall’intervento.

Prof. Paolo Barillari

Specialista in chirurgia generale / robotica