MALATTIA DIVERTICOLARE

L’interesse per la malattia diverticolare del colon sta aumentando sia in ambito clinico sia da parte della Sanità Pubblica, in quanto, parallelamente all’invecchiamento della popolazione, sta aumentando anche la sua incidenza. Nei paesi europei l’insorgenza della patologia si attesta intorno al 30% oltre i 60 anni di età e raggiunge il 50-60% dopo gli 80 anni di età.

diverticoli sono tasche che si sviluppano nelle pareti del colon, solitamente nel sigma o nel colon sinistro, ma possono interessare anche tutto il colon.
Dal punto di vista clinico occorre distinguere una forma per lo più asintomatica, denominata diverticolosi, caratterizzata dalla presenza di queste tasche, e una forma sintomatica, definita diverticolite (malattia diverticolare), che rappresenta l’infiammazione di queste tasche e può evolvere verso quadri di perforazione, occlusione, emorragia intestinale o, addirittura, creare fistole ed ascessi enterici.
I diverticoli si sviluppano con il progredire dell’età e sono associati ad anni di dieta povera di fibre. Questi due fattori aumentano il tempo di transito delle feci nel colon, incrementando di conseguenza anche la pressione endoluminale, che a sua volta porta alla diverticolosi.

La malattia diverticolare può esordire con una sintomatologia caratterizzata da: stipsi alternata a diarrea; spasmo colico; dolore  addominale (più frequente a livello del quadrante addominale inferiore sinistro), esacerbato talora da alcuni alimenti e alleviato dalla defecazione o dall’emissione di gas; nausea; (talvolta) bisogno di urinare con maggiore frequenza; (occasionalmente) emorragia rettale; meteorismo.

La diagnosi di malattia diverticolare viene effettuata tramite la colonscopia (tradizionale o virtuale), la TAC addominale e l’ecografia.

Affinché la diverticolosi non degeneri in diverticolite, quando la malattia diventa sintomatica, viene trattata aumentando la quota di fibre (verdure, legumi, cereali ecc..), bevendo almeno 2 litri di acqua al giorno e assumendo farmaci contro il dolore, lo spasmo colico e le alterazioni dell’alvo. Inoltre, viene consigliato di evitare il sovrappeso e praticare una moderata attività fisica.

La diverticolite richiede una gestione più accurata e la sua evoluzione verso quadri più complicati può rappresentare un’urgenza chirurgica immediata. Il trattamento chirurgico è riservato ai pazienti che hanno attacchi ripetuti, ai casi complicati o severi, oppure quando la terapia medica non porta miglioramenti. Dopo l’intervento il normale funzionamento dei movimenti intestinali viene ripreso, generalmente, dopo 3 settimane.

Prof. Paolo Barillari

Specialista in chirurgia generale / robotica